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sabato 11 novembre 2023

 


Giovanni Berio, in arte "Ligustro" noto in Giappone come l'ultimo incisore del Periodo Edo “Un Geniale stampatore di Ukiyo-e di Genova è la reincarnazione di Hokusai.” (Imperia 1924 - 2015). 

Dal 1986 si era dedicato esclusivamente allo studio della xilografia policroma giapponese e delle sue tecniche Nishiki-E in uso nel Periodo Edo realizzandone la stampa a mano sulle preziose carte prodotte in Giappone ancora con antichi metodi artigianali e utilizzando molteplici colori che possono raggiungere il numero di 800............

giovedì 9 novembre 2023

Fratelli Berio Oneglia

 Fratelli Berio 

 Oneglia

Il 16 novembre ore 1730, presso la sede della Biblioteca comunale di Imperia Oneglia verrà presentato il libro di Enzo Ferrari dal titolo "Olio puro d'Oliva", una storia per immagini.






martedì 4 agosto 2020

Giovanni Berio . ligustro




Giovanni Berio Ligustro


... ci ha lasciato, 


grande perdita sia per l'uomo che per l'artista,
per Imperia e per tutti coloro che lo conoscevano

11/12/2015




Giovanni Berio


noto in arte come Ligustro, è nato a Imperia nel 1924. Si dedica dal 1986 esclusivamente allo studio della xilografia policroma giapponese e delle sue tecniche Nishiki-E in uso nel Periodo Edo realizzandone la stampa a mano sulle preziose carte prodotte in Giappone ancora con antichi metodi artigianali.

la Cumpagnia de l'Urivu

Siete tutti invitati alla 
presentazione del libro 
di Enrico Berio 

presso la Cumpagnia de l'Urivu 
il 2 marzo 2017 


E' inutile, se rileggo l'ultima lettera che mi resta di Perlina, il sangue comincia ad agitarmisi dentro e in me c'è come un senso di affanno e di rimpianto per una passione non sfogata. 

Mi pare impossibile, ancora a mesi e mesi di distanza, che sia capitata una cosa tanto fatale e che, contro la nostra volontà, siano crollati i più bei sogni della nostra giovinezza. 

Solo le macerie della città mi convincono dell'esistenza di tante macerie morali. 

Perché la guerra è passata sulle cose e sui viventi, sui corpi e sulle anime. 

La guerra ha sconvolto, incidendo profondamente le rughe sui volti umani, arando nei cuori più giovani solchi incancellabili. Eppure, se rileggo l'ultima lettera che mi è rimasta di Perlina, mi pare impossibile che sia capitato ciò che è capitato e penso che tutto sia ancora come prima. 

Invece sono passati anni di terrore e giornate che non si scorderanno per la loro tragica importanza. 

Perlina è morta. 

E' stata uccisa lassù, con una morte lenta, raffinata di torture. E' stata uccisa con armi vili che le hanno lasciato la vita, ma le hanno tolto l'anima.Risorgerà ? Mistero. 

Oggi essa è morta, terribilmente morta. 

La fanciulla timorata di Dio ha perso la fede, la donna amica del focolare non conosce più la bellezza delle ore passate in casa, la tenera compagna dei bimbi disprezza la fanciullezza, ella, seria e compunta, ride, ride, ride. 

E' un riso nervoso, convulso, inutile, inspiegabile.L'ho persa o s'è persa ? Perché la purezza che le rimane è frutto di orgoglio e di pudore, innati selvaggiamente come il desiderio dei sensi. E furono gli uomini a ridurla così, non pazza, no, ma eccitata, sconcertata, eccentrica, volubile, apatica.

Così, nel 1946, a 24 anni, Enrico Berio aveva iniziato a scrivere, di getto, un racconto che, per tutta una serie di circostanze era rimasto inedito nel solito cassetto delle cose di cui si è più gelosi e che si teme di poter sciupare.

Ma, con il passar del tempo, altrettanto impellente è stato, per l'autore, il bisogno di lasciarne la traccia, il ricordo, ormai generico e senza reali riferimenti a persone o ad avvenimenti, se non in forma romanzata, ma comunque verosimile e degna delle meditazioni con cui lo ha arricchito la saggezza di madre e di docente di Nerina Neri Battistin .

lunedì 8 aprile 2019


Imperia, il comandante Flavio Serafini presenta il suo ultimo libro foto

La vita di Eugenio Ghersi, medico di Marina sulle vie del mondo.



venerdì 22 dicembre 2017

archivi di stato fi Imperia



Un sito da visitare, è possibile ricercare atti di nascita e di morte on line in molti archivi nazionali 
 tra questi anche in Liguria.

Il Portale Antenati - promosso e curato dalla Direzione Generale per gli Archivi - nasce dall’esigenza di rendere disponibile l’enorme patrimonio documentario esistente negli Archivi di Stato per condurre ricerche anagrafiche e genealogiche, finalizzate alla ricostruzione della storia di famiglie e di persone, ma anche alla storia sociale in senso lato. 

Attraverso il Portale è infatti possibile sfogliare a video milioni e milioni di immagini di registri di anagrafe e di stato civile, trovare nomi di persona presenti negli atti, ottenere informazioni sulle fonti. Sono attualmente presenti sul portale 67.077.479 immagini provenienti da 51 archivi di stato

lunedì 24 aprile 2017

Il nuovo libro di Enrico Berio " DI QUA E DI LA' raccondi de l'Alpazur


Presentazione del libro 
DI QUA E DI LA'
di Enrico Berio
Giovedì prossimo 27 aprile ore 16,30,
 nella sede della 
Cumpagnia de l’Urivu in Imperia 
via Zara n.6, 

Giovedì prossimo 27 aprile ore 16,30, nella sede della Cumpagnia de l’Urivu in Imperia via Zara n.6, la presidente prof. Cristina Viano presenterà ai soci  ed a tutti gli amici dell’autore il libro “ DI QUA E DI LA’ Racconti de l’Alpazur” che verrà esposto a maggio al Salone del Libro di Torino e di cui si allega alla presente il cartellone preparato da Europa Edizioni di Roma che ha curato l’edizione stessa del volume.

In più di 300 pagine sono compresi una trentina di racconti  veri, veridici, fantastici, ambientati nella Riviera dei Fiori e delle Palme nonché nelle Valli Cuneesi e nelle Langhe. Essi sono tutti giustificati da questi versi, dopo la presentazione di Francesco Gallea

Come un prato d'aprile quando tutto si sveglia, come il canto di un cigno,come l'afa di agosto,
come l'onda del mare o l'odore del mosto, come l'urlo del vento e il calore del sole,
il giocare di un bimbo o il color delle viole, la risata di un pazzo, un profumo sottile,
lo splendor di un palazzo, l'umiltà di un ovile, così l'animo mio
ride, piange, s'indigna, gode, soffre, si stanca, nella vita maligna.
Così tutti riuniti in un solo contesto questi vari racconti a narrare mi appresto.

lunedì 20 febbraio 2017

PRESENTAZIONE DEL LIBBRO "ONDATE" DI ENRICO BERIO 2 /3/2017 ORE 16.30




E' inutile, se rileggo l'ultima lettera che mi resta di Perlina, il sangue comincia ad agitarmisi dentro e in me c'è come un senso di affanno e di rimpianto per una passione non sfogata. 
Mi pare impossibile, ancora a mesi e mesi di distanza, che sia capitata una cosa tanto fatale e che, contro la nostra volontà, siano crollati i più bei sogni della nostra giovinezza. 
Solo le macerie della città mi convincono dell'esistenza di tante macerie morali. 
Perché la guerra è passata sulle cose e sui viventi, sui corpi e sulle anime. 
La guerra ha sconvolto, incidendo profondamente le rughe sui volti umani, arando nei cuori più giovani solchi incancellabili. 
Eppure, se rileggo l'ultima lettera che mi è rimasta di Perlina, mi pare impossibile che sia capitato ciò che è capitato e penso che tutto sia ancora come prima. 
Invece sono passati anni di terrore e giornate che non si scorderanno per la loro tragica importanza. Perlina è morta. E' stata uccisa lassù, con una morte lenta, raffinata di torture. E' stata uccisa con armi vili che le hanno lasciato la vita, ma le hanno tolto l'anima.Risorgerà ? Mistero. 
Oggi essa è morta, terribilmente morta. 
La fanciulla timorata di Dio ha perso la fede, la donna amica del focolare non conosce più la bellezza delle ore passate in casa, la tenera compagna dei bimbi disprezza la fanciullezza, ella, seria e compunta, ride, ride, ride.
E' un riso nervoso, convulso, inutile, inspiegabile.
L'ho persa o s'è persa ? Perché la purezza che le rimane è frutto di orgoglio e di pudore, innati selvaggiamente come il desiderio dei sensi. 
E furono gli uomini a ridurla così, non pazza, no, ma eccitata, sconcertata, eccentrica, volubile, apatica.



Così, nel 1946, a 24 anni, Enrico Berio aveva iniziato a scrivere, di getto, un racconto che, per tutta una serie di circostanze era rimasto inedito nel solito cassetto delle cose di cui si è più gelosi e che si teme di poter sciupare.
Ma, con il passar del tempo, altrettanto impellente è stato, per l'autore, il bisogno di lasciarne la traccia, il ricordo, ormai generico e senza reali riferimenti a persone o ad avvenimenti, se non in forma romanzata, ma comunque verosimile e degna delle meditazioni con cui lo ha arricchito la saggezza di madre e di docente di Nerina Neri Battistin .
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domenica 25 dicembre 2016

Presepe della Cumpagnia dell'Urivu - Imperia Natale 2015

Presepe della Cumpagnia dell'Urivu - Imperia Natale 2015

Nel sito si legge:

Presepe della Cumpagnia de l'Urivu - Imperia Natale 2015 - Personaggi e Forme per un Natale Ligure Presepio a cura di ENRICO BERIO - Questo di Enrico Berio è un presepio formatosi nel tempo, sintesi di scoperte, fantasie e pensieri capitati all'autore mentre passeggiava lungo le nostre spiagge. 
Camminando egli trovava rami, radici di piante e canne, oggetti perduti, quelli che le piene dei torrenti, specie d'inverno, trascinavano al mare che li restituiva frantumati e puliti abbandonandoli tra pietre e sabbia.
Questi frammenti, in parte decomposti, riecheggiavano le sembianze di donne, uomini e talvolta animali e creature immaginarie. 
Egli lentamente raccolse questo materiale e lo ricompose, costruì nuove forme dipingendone i contorni, fino a trasformarlo in sorprendenti statuine. 
Dal caos della distruzione aveva preso forma un nuovo presepio. 
La fantasia disinibita dell'autore creò gruppi di personaggi a rappresentare lo stupore, il dubbio e la felicità degli uomini per il miracolo che si era compiuto a Betlemme. 
Il loro corteo si muoveva stupefatto verso una povera capanna fatta di foglie e là, il piccolo Bambino di Nazaret fasciato negli stracci, sorrideva. La grande Madonna con il mantello di plastica azzurro e le braccia aperte, proteggeva Lui e noi. Era Natale. 
Presso Cumpagnia dell'Urivu Valli d'Ineia e du Portu in occasione della festa del CONFUOCO, tradizionale cerimonia di omaggio al Sindaco, di fine anno.


 visualizzare  il filmato allegato




giovedì 30 giugno 2016

Il nuovo Libro di Enrico Berio - DI QUA E DI LA'





                   

DI QUA E DI LA'
( Racconti de l' Alpazur )

pubblicato da EUROPA EDIZIONI di Roma (maggio 2016)


PRESENTAZIONE

Da trent'anni,con la mia Associazione AMICI DI PEAGNA realizzo ogni anno una “RASSEGNA LIBRI DI LIGURIA” che diffonde la cultura libraria esponendo tutti i libri editi nell'anno che abbiano riferimento con la nostra Regione.

Di questi libri viene redatto un catalogo di recensioni contenutistiche diffusa tra librerie, biblioteche, associazioni culturali, gruppi di liguri nel mondo.

Enrico Berio è stato nostro ospite, lo conosco da una vita ed ho presentato i suoi libri a Sanremo e ad Imperia.

Berio è scrittore polivalente : ha una solida preparazione storico – archivistica, è conoscitore appassionato e colto del dialetto ligure, autore di testi di narrativa (anche dedicati ai ragazzi) e di teatro con escursioni nella poesia.

Oggi è rimasto uno dei pochi scrittori di valore ad interpretare l'anima del Ponente Ligustico. 
La sua attività culturale peraltro ha travalicato i confini letterari per attingere prospettive “politiche” ( nel senso greco del termine) nell'inventare e sostenere una regione transfrontaliera tra Liguria, Basso Piemonte e dipartimento Alpi Marittime fondata su basi culturali unitarie.

Di Berio ho letto questa silloge di racconti, scritti in tempi diversi. In essi vi sono elementi nuovi ed inediti sul mondo del Ponente Ligure...c'è la concretezza di una Liguria in evoluzione sintesi di apporti culturali secolari di ogni parte del mondo,una terra che cerca di ricostruire le coordinate della sua genuina identità, legata al mondo di quegli antichi ligures terragni, montanari e pastori affascinati dal mare.

                                                         Francesco Gallea




COMMENTO

Come ha scritto a pag. 5 del libro il recensore ufficiale di Europa Edizioni, “ Arguzia,tenerezza, limpidezza di una semplicità disarmante, passaggi che sfiorano il trascendente e il surreale, tutto questo possiamo trovare nella raccolta dei Racconti dell'Alpazur ( sottotitolo del libro) di Enrico Berio, che di certo non lesina la sua smisurata fantasia, una cultura vasta e sfaccettata e uno stile mutevole che sa adattarsi perfettamente alle varie situazioni create.

L'opera è costituita da diverse storie singole, con un racconto principale “ Di qua e di là”, il cui protagonista si trova in una condizione sospesa tra la vita e la morte; assisteremo persino allo sdoppiamento della sua personalità che inizierà a muoversi   in due dimensioni parallele ( l'una narrata in caratteri tondi e l'altra in corsivo)  per evidenziare e confrontare contrastanti punti di vista concreti e astratti delle vicende umane.

L'intero libro, tuttavia, non sarebbe completo senza gli altri numerosi componimenti, variegati e coraggiosi, che spaziano su tutto il territorio dell' Alpazur ( Riviera dei Fiori e delle Palme, Valli Cuneesi e Contea di Nizza v. cartina a pag. 311 dopo “ Una doverosa spiegazione per i lettori”) e di cui elenchiamo i titoli:  
       
Di qua e di là,
L'ultima grida,
Terra stretta
La processione di San Bernardo,  
L'uomo boa
S. Bernardo trent'anni dopo,  
Berenice Duberger,
La pianta di Cuneo,  
Re Trifula,  
Le miniere di uranio e i gozzuti
Tecchi e la morte,  
Sul monte Faudo,   
Il grande ritorno
Pietro : il calore del colore,   
Pastore a Viozene
Il manovale, 
Un po' di pace, 
Festa di paese, 
Il racconto di un soldato
Mariella,  Berto,  
Una corsa campestre,  
Le processionarie
La sconfitta di Cajenna,  
Fulvia,  Silvia,  
Anna,  Elvira
Due colpi di campanello, 
Il barbiere giornalista,  
Caniccio e gli altri
Dolceacqua amara,  
Letteratura tributaria,   
Circostanze
Il signor Mario, 
Sulla spiaggia deserta  
Un'uniforme per Lilìn

domenica 24 gennaio 2016

FAMIGLIA CALZIA di Imperia

Mio nome è Antonietta Calzia,

sono nata a Diano Castello Imperia sono,  sono emigrata dall'Italia per sud america - Peru nel 1952, dopo trenta anni sono andata a vivere in Argentina, dopo otto anni sono venuta in nord america.

Ho tre figli, Flavio, Ileana e Sandro. 
Ho due sorelle, la maggiore che abita in ford lauderdale, u.s.a. Valeria Calzia e la mia gemella Giuseppina Calzia che abita a Milano. 

Sarei molto lieta ricevere risposta o notizie di qualunque famiglia Calzia.

Penso che in qualche modo ci sia una relazione tra di noi, per quello che io so la famiglia Calzia è una sola famiglia.

Mio papa era torinese e la mamma di Diano Castello.

domenica 10 gennaio 2016

Famiglia Alberti di Albenga

Necesito encontrar en Albenga, la partida de nacimiento de Maria Nicolasa Alberti Agen nacida en l852
Vivo en Montevideo Uruguay

Alguien de Liguria , que pueda ayudarme

Era Hija de Juan alberti y Tomasa Agen

Gracias Lydia

domenica 3 gennaio 2016

domenica 27 dicembre 2015

Famiglia ALBERTI


 
Famiglia  ALBERTI

Gli Alberti in facebook

Il cognome ALBERTI è molto comune in tutte le regioni italiane , in particolare nel nord, in Liguria in provincia di Imperia e di Genova

domenica 20 dicembre 2015

Famiglia AICARDI - Genealogy

Famiglia AICARDI



Famiglia di origune ligure,in particolare concentrata in provincia di Imperia e Savona , in particolare del comune di Testico (SV) e Impeia


domenica 13 dicembre 2015

SEMERIA - di Sanremo


 
Date: 14 Jan 2003 23:23:45 -0500

Deseo recibir informacion genealogica del apellido SEMERIA,  origen: Italiano,  San Remo.
Gracias por contestarme con la mayor informacion que tenga.

Ximena Semeria

vegaj@etapa.com.ec

venerdì 11 dicembre 2015

Ci ha lasciato l'amico Giovanni Berio - LIGUSTRO

Giovanni Berio - Ligustro


ci ha lasciato 
 con grande perdita 
sia dell'uomo che dell'artista
per Imperia e per tutti coloro che lo conoscevano

11/12/2015


Giovanni Berio,


noto in arte come Ligustro, è nato a Imperia nel 1924. Si dedica dal 1986 esclusivamente allo studio della xilografia policroma giapponese e delle sue tecniche Nishiki-E in uso nel Periodo Edo realizzandone la stampa a mano sulle preziose carte prodotte in Giappone ancora con antichi metodi artigianali. 



La forza degli anni - Eccellenze imperiesi 2015

sabato 2 maggio 2015

giovedì 26 febbraio 2015

Famiglia VIALE


VIALE Famiglia di Ventimiglia 1860
Inviato: 26/09/2004 0.01

Buongiorno, Sono francese
I STO scherma Informazioni sulla famiglia Lorenzi - 1860 al Ventimiglia.
Grazie
Ren 챕 Darnault       Paris

Famiglia LORENZI


Ventimiglia di Famiglia Lorenzi 1860
Inviato: 26/09/2004 0.01

Buongiorno, Sono francese
I STO scherma Informazioni sulla famiglia Lorenzi - 1860 al Ventimiglia.
Grazie
Renà © Darnault Paris

Famiglia Viale famiglia lorenzi


buongiorno

Sono  francese
Ricerco informazioni sulla famiglia Viale Versetto Lorenzi 1860 di Ventimiglia.
Grazie
Renà © Darnault Paris

FAMIGLIA Basso - Berio

Alessandro Basso scrive:

Vorrei completare le informazioni che già possiedo concernenti il Padrone Marittimo Francesco Berio (1856-1923) detto “Fusjan”.

Francesco Berio nacque a Saint Tropez ed era figlio del costruttore navale Domenico Berio e di Maria Serafina Basso, sorella del mio nonno paterno Pasquale Basso; era quindi cugino di mio padre Giuseppe Luigi Basso.

Fu comandante di due velieri che mio nonno Pasquale fece costruire a Oneglia nei cantieri Terrizzano: il brigantino goletta “Kitty” e, in seguito, la nave goletta “Clelia Basso” con la quale fece viaggi transoceanici verso le Antille e l’America settentrionale.

Divenne famoso per la sua perizia di navigatore ed è tuttora ricordato a Oneglia. Francesco Berio era di grande coraggio e generosità e durante il terremoto di Oneglia nel 1887 salvò la vita a tre persone, fatto per il quale ricevette un attestato di benemerenza.

Dopo la vendita della “Maria Clelia” credo che per un periodo comandasse una nave da diporto di un signore di Nizza.

Non so se Francesco era sposato e se aveva figli.

Non sono certo nemmeno di dove morì (? Oneglia,? Nizza) né se suo padre era di origine italiana o francese.

Sarei pertanto grato se qualcuno potesse fornirmi queste indicazioni."

Rimango in attesa di notizie. Cordialmente,

Alessandro Basso

aleg.basso@alice.it

Ad integrazione di quanto già riferito L'amico ALESSANDRO BASSO scrive:

Ho trovato dei vecchi appunti e delle lettere di mio nonno; da questi documenti ho potuto accertare che i Berio della mia famiglia originarono da Oneglia.
Il nonno del Padrone Marittimo Francesco si chiamava Antonio (Giovanni Antonio) e aveva un fratello chiamato Bartolomeo che andò a Saint Tropez, dove morì. 

Questo spiegherebbe perché Domenico (padre di Francesco e nipote di Bartolomeo) avesse deciso di andare, sia pure temporaneamente, a Saint Tropez. 

So anche che Domenico si sposò e poi morì a Oneglia.

In una lettera a mio nonno il padrone Francesco Berio accenna a sua moglie Nerina, ma non parla di figli.

Vari anni fa cercai il certificato di morte di Francesco Berio a Oneglia, ma mi fu detto che molti documenti di quell’anno (1923) andarono perduti in un’alluvione.

Cercherò negli Archivi Francesi, che ora sono “on line”, un certificato di morte di Francesco, nel caso fosse morto a Nizza dove lavorò dopo che mio nonno terminò la sua attività di armatore.

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invito in particolare i Berio e i francesi del sud della francia a prendere contatto co l'amico Alessandro - grazie

giovedì 19 febbraio 2015

mercoledì 18 febbraio 2015

famiglia Doglio, Siri, Morando ,Guido,Candido provincia di Savona - Uruguay

Da: apdoglio

Vengo da Montevideo, Uruguay. 

Sto mettendo insieme il mio albero genealogico.
Luigi Doglio (Mioglia, Savona, Liguria) figlio di Pietro e Maria Siri, sposato  con Giusseppina Morando. (Ponti, Alessandria, Piemonte) figlia di Matteo e  Margherita Ferrari (Italia), Luigi e Giussepina venuto in Uruguay con i loro figli (4) Gioanni Vincenzo  Guido, Giorgio Pietro Candido, Margherita e Angela, intorno al 1870. 

Angela 
Apprezzo la collaborazione


Alba P Doglio

lunedì 26 gennaio 2015





GIOVANNI BERIO
in arte LIGUSTRO

Si svolgerà presso la sala convegni della Biblioteca Civica “Leonardo Lagorio” di Imperia, con il patrocinio della Fondazione Italia Giappone e della Fondazione Mario Novaro, la presentazione delle opere dell’artista Giovanni Berio in arte LIGUSTRO e della sua importante donazione alla città di Imperia. 

La donazione consiste in circa 4000 legni incisi, circa 2000 libri d’arte e di letteratura italiana, giapponese, cinese ed araba, circa 20 faldoni di corrispondenza con illustri esponenti di fama internazionale, varie calligrafie giapponesi, l’archivio completo di una vita artistica e varie opere d’arte personali e di altri autori.

Nel corso dell’incontro verrà presentata la stampa surimono appositamente realizzata per l’occasione.

 Francesco Berio


sabato 10 gennaio 2015

PROPOSTA EDITORIALE GRANO NEL DESERTO

PROPOSTA EDITORIALE GRANO NEL DESERTO



Un mattino dell'aprile 1946, viaggiando tra le montagne della Valle Susa, pensavo alla tragedia della guerra da poco terminata. Sul mio cammino se ne scorgevano, uno dopo l'altro, i segni.

Mentre il treno si avvicinava al paese dove lavoravo, stavo meditando sul triste destino dell'umanità e consideravo che non sarebbe passato molto, venti – trenta anni al massimo, poi le rinnovate energie dell'uomo si sarebbero nuovamente scaricate in una nuova, gigantesca tragedia.

Possibile non poter indirizzare le forze e l'intelligenza umana verso una grande opera di pace, verso qualcosa di fecondo, qualcosa che potesse dare frutti, sia pure con soddisfazione del desiderio di avventura e di ignoto che muove i nostri animi primitivi ?
Perché mi ero reso conto che gli uomini amano la guerra, che è bello marciare insieme cantando, tirare al bersaglio sui propri simili, andare verso l'ignoto, rischiare la morte ogni minuto.
Pensai che qualunque impresa umana, anche costosissima, anche pazzesca, sarebbe stata meglio che un'altra guerra, l'integrale bonifica del Sahara, per esempio !

Quell'idea divenne, per me, un'ossessione, pensai di farne partecipi gli altri, con i mezzi a mia disposizione.

Pensai di scrivere un romanzo in cui si esaltasse il lavoro umano, immaginando un mondo che, pur tra lotte e passioni, avesse una meta davanti a sé, degli ideali degni, tali da giustificare una vita e tutti i sacrifici necessari per realizzarla.

Immaginai, così, un rozzo bracciante siciliano, Valente, dagli eventi sbattuto nel cuore del Sahara deserto, attorno ad una trivella che cerca l'acqua a enorme profondità nel sottosuolo.
Aridi come il deserto sono i cuori degli operai di ogni nazionalità che lavorano attorno alla trivella, le loro passioni sono violente

Nel mio lavoro, che vide la luce undici anni dopo, nel 1957, edito da Cappelli di Bologna, sotto gli auspici di Bonaventura Tecchi,una ribaltella della copertina dice:

L'Autore immagina come in atto una gigantesca opera di bonifica del Sahara, e in essa inserisce l'emozionante vicenda di un giovane emigrante siciliano, tenace, coraggioso, capace di superare difficoltà naturali e ostilità umane.
Egli esce vittorioso da drammatiche vicende, si fissa sul terreno fertilizzato dall'acqua, resiste a una dura vita di pioniere in una fattoria da lui creata, prima solo con la sua donna, poi con la famiglia cresciuta e giunge a tarda età come un biblico patriarca sulla terra da lui redenta, resa fertile e ricca dal suo lavoro e dal lavoro dei figli e nipoti, che lo venerano.
Il racconto è affascinante per il colore dell'ambiente, reso con esperto realismo e per il senso di forza virile, di vigore morale che lo ispira.

Discreto fu il numero delle copie vendute, soddisfacente quello delle recensioni, in gran parte dovute all'amicizia del grande scrittore ormai da anni scomparso.

A quasi sessant'anni di distanza, l'auspicio già allora non proprio utopistico, sta diventando oggi di stretta attualità come elemento di rottura nei confronti di una mentalità sempre più corrotta, rotolante come una insensibile frana, verso il baratro con cui la metastasi del terrorismo islamita ha iniziato la terza guerra mondiale.

Nelle intenzioni dell'autore, evidenziando il ricordo dell'esempio di San Francesco che tentò il primo colloquio col Saladino, come già per altri errori storici, noi, la cristianità, (religiosa e laica), dovremo solennemente riconoscere i difetti di una storia secolare ed iniziare una CROCIATA DI PACE al di fuori e nel rispetto delle diverse interpretazioni del monoteismo, con grandi opere come quella ipotizzata nel mio vecchio lavoro che vorrebbe suscitare una sia pur sottile fiammella, capace forse di alimentare un grande calore di rivolta verso un sistema di abominevole lassismo che è la causa scatenante dei furori dei poveri individui incapaci di uscire dalla preistoria.

Ma ci vuole un importante editore che sappia fare propri questi sentimenti e voglia diffondere queste aspettative. Mentre è in preparazione l'edizione francese ( Blé dans le désert ) che tende a fare dei due popoli latini il fulcro della rinascita dell'Africa Sahariana, qualcheduno, EBBENE, SI FACCIA AVANTI !
ENRICO BERIO e.berio@alice.it

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